lunedì 16 giugno 2014

Il calcio in Costa Rica


Alcuni lo sanno già, ho passato tre mesi in Costa Rica. Ero li quando sono stati fatti i sorteggi per i mondiali e ho assistito all’incomprensibile (per me) pathos con il quale e’ stata seguita la formazione dei gironi. Ciascun futuro match e’ stato dibattuto minuziosamente, pregi e difetti di squadre ancora tutte da creare, vittorie e sconfitte già pregustate fino alla fine. 
Se gli italiani sono appassionati di calcio, in Costarica sono completamente pazzi. Le tv sono perennemente sintonizzate su partite di ogni genere. I campionati di tutto il mondo vanno in scena senza soluzione di continuità.  Sbirciando nelle case dalla strada si vedono gli schermi puntati su campi da pallone. Il grande schermo del parco di Barra Honda, dove ho vissuto, era sempre su partite, i canali specializzati sono molteplici. Ho visto, di sfuggita, per carità, più del campionato italiano li’ che a Roma. E i costaricensi seguono ogni match con identico entusiasmo. Più i maschi, ma anche le ragazze che si lanciano in un tifo American style con balletti e cori. 
Calcio, calcio, calcio, quindi. Praticato anche. In un paese dove l'offerta di divertimenti e’ assai parca, il pallone e’ elemento molto aggregante. Giocano tutti, maschi, femmini, bambini anche piccolissimi. Ne ho conosciuti alcuni, non più di sei anni, che sono veri fenomeni. Non importa in quanti si e’, si gioca comunque. Nessuno se la prende per gli errori clamorosi, l'importante e’ davvero partecipare. De coubertin sarebbe fiero. D'altra parte, e' tipico del Costa Rica essere politicamente corretti fino alla noia... 
Mediamente c'è un campo da calcio ogni tre chilometri, e sono tutti tenuti perfettamente. Verdissimi, falciati sempre di fresco. 
A me è toccato varie volte nella mia permanenza a Barra Honda di essere di corvée per tagliare l'erba, che peraltro cresce con la vertiginosa velocità propria di un clima equatoriale. 
Il venerdì, il sabato e la domenica e’ ’obbligatorio’ disputare personalmente almeno una partita. Si organizzano mini tornei tra i villaggi limitrofi. E intorno si arma tutto l’ambaradan di bancarelle, grigliate, birre. La partita, insomma, e’ l'evento sociale per eccellenza.
Immagino quindi il febbrone calcistico che avrà colto la nazione intera! Sarà completamente avvolta in rosso blu e bianco, i colori nazionali. Si vedranno le partite tutti insieme, grandi feste di paese e di città.  

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